Il potere della mindfulness

Il potere della mindfulness

Mindfulness è una pratica che coltiva la capacità di portare attenzione al momento presente, è consapevolezza e accettazione del momento attuale.

L’ obiettivo è quello di eliminare la sofferenza inutile, coltivando una comprensione e accettazione profonda di qualunque cosa accada, attraverso un lavoro attivo con i propri stati mentali.

Le origini della ricerca della consapevolezza

si trovano soprattutto nella dottrina e nella pratica meditativa buddista, tuttavia è estremamente difficile ricondurre ad un contesto geografico e temporale preciso le radici della ricerca della consapevolezza poiché sono rintracciabili, seppure con nomi diversi, in un ampio territorio compreso tra la Cina e la Grecia, in un periodo che va da 2800 a 2200 anni fa.

Il termine Mindfulness traduce originariamente la parola “Sati” in lingua Pali; Sati fa riferimento a uno stato caratterizzato da “presenza mentale” in cui i fenomeni interni ed esterni, vengono visti come realmente sono e si distinguono dalle proprie proiezioni e distorsioni mentali. Sati si definisce dunque come la “memoria del presente e presenza mentale”, come la conoscenza di ciò che accade in campo fenomenologico.

La mindfulness, dunque, descritta come lo sviluppo della “nuda attenzione” e della “consapevolezza pura”, non è il fine ma è un conseguimento di valore, in quanto aiuta a ridurre la sofferenza degli uomini. Infatti, lo sviluppo della mindfulness o Sati come “presenza mentale” porta all’aumento della consapevolezza delle proprie intenzioni, sensazioni, emozioni, pensieri, parole e azioni e delle conseguenze che possono avere su di sé e sugli altri. In questo modo, la persona può raggiungere una maggiore chiarezza riguardo a ciò che deve essere fatto (ciò che è salutare) e a ciò che non dovrebbe essere più fatto (pensieri e azioni non salutari).

La mindfulness è quindi caratterizzata da due componenti strettamente interconnesse tra loro:

  • L’abilità di dirigere l’attenzione al momento presente (autoregolazione dell’attenzione)
  • L’attitudine con cui lo si fa, caratterizzata da curiosità, apertura e accettazione.

Essa non è quindi solo uno stato mentale, ma anche un tratto, un’attitudine generosa e accettante nei confronti dei contenuti della mente.

Diventare mindful significa

essere capaci di mantenere la mente ferma sull’oggetto – sia esso un respiro, una sensazione fisica, un’emozione, un sentimento, un’immagine, un pensiero o un fatto accidentale della vita – senza distrazioni e in uno stato di autentica calma non reattiva, nel quale si accetta ciò che viene osservato per quello che è, indipendentemente dalle sue caratteristiche attraenti, sgradevoli o neutre, consentendo all’esperienza di svelarsi naturalmente, senza ostacolarla né promuoverla ed evitando dunque resistenza o giudizio.

Funzione mindful

L’utilità del raggiungimento di uno stato mentale mindful è legata soprattutto al fatto che nella vita quotidiana la gran parte dei processi mentali a cui ci affidiamo è supportata e guidata da meccanismi automatici di pensiero spesso del tutto inconsapevoli, basati su routine e abitudini consolidatesi nel tempo.

L’attitudine a reagire in maniera automatica agli stimoli esterni, soprattutto stressanti, può portare, con il tempo, alla convinzione di non essere capaci di separare l’evento dalle reazioni, lasciando così l’individuo preda dell’idea che non ci sia altro da fare se non ciò che sta già facendo per affrontare quanto gli accade; riducendo in tal modo la percezione individuale della scelta libera e producendo sensazioni di inadeguatezza, incapacità e impotenza.

La mindfulness non conferisce necessariamente al singolo un maggior controllo mentale, ma lo rende consapevole dei processi mentali innescati, così da consentirgli di comprendere cosa sia controllabile e modificabile e cosa no.

Questo concreto cambiamento nelle modalità di funzionamento della mente diventa il punto di partenza per acquisire importantissime competenze emotive e relazionali come la capacità di auto-controllo, la regolazione dei sentimenti negativi, la resilienza, l’empatia e la compassione.

Il lavoro di Jon Kabat-Zinn

Gran parte delle idee, delle pratiche e degli interventi che oggi vanno sotto il nome di mindfulness sono il frutto di un percorso iniziato con gli studi pionieristici di Jon Kabat-Zinn, un biologo e professore della School of Medicine dell’Università del Massachussets che, a partire dal 1979, ha sviluppato un protocollo per introdurre la meditazione di consapevolezza come intervento in contesti clinici.

L’orizzonte teorico in cui è indispensabile inquadrare le intuizioni e le ricerche di Kabat-Zinn è quello della medicina mente-corpo, il programma per la Riduzione dello Stress Basato sulla Mindfulness (RSBM) è scevro da qualità religiose e spirituali. In particolare, il programma è stato inizialmente costruito e sperimentato per quei pazienti per cui la medicina ufficiale a un certo punto dichiarava di non poter più far nulla: i pazienti con dolori cronici. Dopo aver tentato e fallito le diverse cure farmacologiche disponibili, i medici infatti li invitavano ad accettare il dolore e a conviverci, senza tra l’altro aiutarli a farlo indicando loro un modo efficace. Jon Kabat-Zinn, praticante da diversi anni della meditazione buddista, durante un ritiro comprende che le pratiche di consapevolezza avrebbero potuto aiutare questi pazienti a modificare la loro relazione con i sintomi e in tal modo avrebbero potuto aumentare la qualità di vita nonostante i sintomi e forse diminuire il dolore stesso.

Mindfulness Based Stress Reduction

Il programma “Mindfulness-Based Stress Reduction” (MBSR), è un programma centrato sul paziente e ha natura essenzialmente esperienziale ed educativa; mira infatti a insegnare alle persone ad essere responsabili del proprio benessere e a prendersi cura di sé adottando uno stile di vita più salutare, oltre che a rispondere agli stimoli stressogeni con un’attitudine mentale differente.

Il programma è articolato in 8 incontri di gruppo, con cadenza settimanale, dura dalle 2 ore e mezza a cui si aggiungono 6-8 ore di ritiro.

Il programma infatti può essere modificato e adattato per diverse condizioni mediche e psicologiche, alcune delle quali sono la fibromialgia, i disturbi cardiaci, le condizioni oncologiche, i disturbi d’ansia e dell’umore, fino ad arrivare ai corsi per gli operatori sanitari o gli studenti universitari.

Negli ultimi anni infatti la “mindfulness” viene molto usata nel mondo clinico e psicoterapico. L’allenamento alla pratica della consapevolezza non è sicuramente cura di tutti i “mali” ma le ricerche scientifiche che si occupano di verificare la sua efficacia hanno dimostrato che porta a cambiamenti significativi nei domini delle funzioni cognitive quali l’attenzione, la memoria e le funzioni esecutive e a modifiche importanti nelle attitudini.

Numerosi autori, infatti, affermano che già dalle prime settimane aumenta la capacità di dirigere volontariamente l’attenzione alle esperienze del momento presente, migliora l’attenzione selettiva, esecutiva e sostenuta e migliora la memoria a breve termine.

Il percorso mindfulness quindi porta a un significativo sviluppo dell’attitudine caratterizzata da accettazione, apertura, sospensione del giudizio, auto-compassione e a una riduzione delle ruminazioni mentali.

La mindfulness è un meccanismo curativo che trascende la diagnosi, affronta le cause che sono alla base della sofferenza ed è una componente attiva delle psicoterapie più efficaci.

Il valore clinico delle tecniche di mindfulness è stato dimostrato per molte difficoltà psicologiche, tra cui la depressione, l’ansia, il dolore cronico, l’abuso di sostanze, l’insonnia e il disturbo ossessivo-compulsivo.

Bibliografia

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Bishop, S. R. (2001) What do we really know about mindfulness-based stress reduction? Psychosomatic Medicine, 64.

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Hanh, T. N. (1987). Il miracolo della presenza mentale (1992 ed.). Roma: Ubaldini Editore.

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Kabat‐Zinn, J. (2003). Mindfulness‐based interventions in context: past, present, and future. Clinical psychology: Science and practice, 10(2), 144-156.

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