LA PSICOTERAPIA INDIVIDUALE

della Dott.ssa Maria Concetta Convertino

ROMA – San Vito dei Normanni (BRINDISI)

La psicoterapia individuale prevede una seduta a settimana con la possibilità di personalizzare il piano terapeutico dopo la presa in carico.

Tale terapia, a seconda dei vari percorsi individuali, può proseguire con l’inserimento in un gruppo di psicoterapia evoluto con cadenza quindicinale.

L’approccio pluralistico integrato

nasce dal presupposto che per comprendere e osservare pienamente l’unicità della persona è necessario un approfondito studio dei vari approcci terapeutici esistenti sul panorama scientifico e, successivamente, saperli integrare in un percorso individualizzato che tenga conto di cosa la ricerca scientifica (evidence-based) ha rilevato sino ad oggi e quali sono le migliori pratiche sul campo (practice-based).

Nel corso de lavoro terapeutico, la formazione pluralistica integrata mi permette di avere diverse prospettive di lettura dei processi umani personali e relazionali e, al contempo, integrare elementi di vari approcci. Utilizzo tecniche del modello gestaltico, del modello psicodinamico, transazionale, del modello sistemico relazionale e cognitivo comportamentale, dell’approccio biofunzionale corporeo per avvicinarmi il più possibile ai bisogni dell’altro, momento per momento. Negli ultimi anni, dopo il conseguimento della qualifica di istruttore mindfulness, secondo il modello di J.Kabat Zinn, e integrando la meditazione di consapevolezza nella mia pratica personale, il mio modo di lavorare in seduta si è ulteriormente arricchito, acquisendo profondità e dinamismo nel leggere i processi della mente e dell’esistenza umana.

Nella seduta individuale

incarno essenzialmente i principi dell’approccio umanistico-esistenziale di Carl Rogers, della psicologia della salute e curo molto la relazione terapeutica, largamente riconosciuta come uno dei fattori più importanti di cura che concorrono a determinare l’efficacia della terapia stessa (Norcross, 2012). Credo che una relazione terapeutica contraddistinta da un clima di accettazione positiva incondizionata, ascolto autentico e libero da giudizi, permetta l’incontro tra due persone, agevoli la crescita in termini di riappropriazione di sè.

Considero

  • l’essere umano pienamente competente e dotato di risorse per natura, necessarie al raggiungimento della piena autorealizzazione e l’adattamento;
  • Il disagio, un segnale di un blocco evolutivo (contraddistinto da conflitto o esperienze traumatiche) della tendenza naturale all’autorealizzazione, che genera sofferenza e disadattamento e che in un ambiente facilitante e in una relazione sicura, come quella che si costruisce in seduta, può ritrovare la forza evolutiva che porta in espressione il potenziale latente e permette il ristabilire di equilibri sempre più solidi ed evoluti.

In quest’ottica la persona viene considerata pienamente responsabile nel processo di ripresa e riadattamento, la compartecipazione al raggiungimento di obiettivi a breve, medio e lungo termine aumenta l’intensità emotiva e la motivazione che gradualmente ristruttura i processi di attribuzione di significato e determina nuove visioni di sé e della progettualità di vita.

La migliore forma di terapia moderna
è molto simile a un processo di meditazione condivisa,
dove terapeuta e paziente si siedono insieme,
imparano a prestare profonda attenzione a quegli aspetti e dimensioni del sé
che il paziente non è in grado di sentire come propri”.
JACK KORNFIELD (1993, p.244)